Wednesday 31 January 2007

Voglio un pensiero superficiale che mi renda la pelle splendida...

La giornata buttava male onestamente e non e' che fossi proprio dell'umore giusto per uscire. Il mio problema e' sempre che finisco col perdermi in quello che sto facendo nel lab e mi dimentico anche le cose piu' basilari, anche quelle che aspettavo da un sacco di tempo.
Cosi mi sono come ricordato all'ultimo momento che l'altra sera dovevamo andare a sentire gli Afterhours al Barfly di Camden. Cioe', voglio dire gli Afterhours, mica un gruppo qualunque (e se non li conoscete vi prego fatevi una cultura musicale..)!!
Ne valeva la pena: l'unica data degli Afterhours in Inghilterra, al Barfly, la prima volta che li vedevo dal vivo dopo ore e ore passate ad ascoltarli. Ormai hanno la loro eta' e l'ultimo album appena tradotto in inglese che secondo me e' meno incisivo della versione italiana mi avevano fatto preoccupare ma il piccolo locale e' sembrato esplodere non appena hanno attaccato la prima canzone. Pezzi in inglese inframezzati dall'italiano, classici come 1.9.9.6 e Voglio una pelle splendida (alla fine, stupenda) vicino ai nuovi pezzi (Thin white line, White widow quelle che mi sono piaciute di piu), rock bello diretto ma con testi che lasciano spazio all'interpretazione e al pensiero. Penso siano davvero uno dei migliori gruppi rock italiani in circolazione, anzi non ho il minimo dubbio al riguardo. O magari sono solo io... ;)

Sunday 21 January 2007

Bibliomania

Pigro pomeriggio londinese, ha cominciato a fare seriamente freddo...
Stavo andando in lab (maledetto PhD.. ;) quando mi son detto che in realta' potevo fare domani le due cose che mi ero riproposto di fare e quindi ho deciso di andare alla ricerca di quello che e' considerato il miglior negozio di libri di Londra, almeno per l'atmosfera.
E' nella zona di Baker Street, la zona dove viveva Sherlock Holmes per intenderci, e ed e' magicamente aperto fino a tardi anche alla domenica pomeriggio (meno male, altrimenti avrei girovagato per nulla... adoro il fatto che anche le librerie siano aperte ogni giorno qui a Londra)!
Il posto si chiama Daunt Books ed e' specializzato soprattutto in viaggi. Il posto e' bellissimo, il pavimento e' tutto in legno e la libreria si apre su una grande stanza con un enorme lucernario e piena di sedie e divani dove sedersi e sfogliare i libri senza che nessuno ti disturbi. Non e' grande ma la scelta dei titoli, anche fra i romanzi e i saggi, e' attenta e fra le guide trovi un sacco di romanzi degli autori di quel paese, senza contare la sezione dei libri di seconda mano. Per una persona con una latente bibliomania come il sottoscritto e' come trovare un piccolo tesoro..

Friday 19 January 2007

Travelling...

I wanna hang a map of the world in my house. Then I'm gonna put pins into all the locations that I've traveled to. But first, I'm gonna have to travel to the top two corners of the map so it won't fall down.

Mitch Hedberg (1968 - 2005)

almeno ho gia la mappa...

Sunday 14 January 2007

Arte?!

Prima giornata di sole del nuovo anno e pomeriggio sulla South Bank.
La nuova installazione nella sala delle turbine della Tate modern, una serie di toboga di acciaio e vetro, e' un enorme successo anche se c'e' voluta quasi un'ora di coda per scivolarci dentro...

Saturday 13 January 2007

Chiedi alla polvere

Ho finito da un paio di giorni di leggere Chiedi alla polvere di John Fante. L'ho inseguito per qualche mese senza trovare il tempo e la voglia di comprarlo e leggerlo ma stavolta l'ho recuperato dalla biblioteca paterna (una piccola miniera... :) e portato a Londra..
Baricco lo descrive cosi' nell'introduzione:

«Chiedi alla polvere è un romanzo costruito su tre storie. Prima: un ventenne sogna di diventare uno scrittore e in effetti lo diventa. Seconda: un ventenne cattolico cerca di vivere nonostante il fatto di essere cattolico. Terza: un ventenne italoamericano si innamora di una ragazza ispano-americana e cerca di sposarla.
Il tutto a bagno nella California.
Immaginate di fondere le tre storie facendo convergere i tre ventenni (lo scrittore, il cattolico, l'italoamericano innamorato) in un unico ventenne e otterrete Arturo Bandini. Fatelo muovere e otterrete Chiedi alla polvere. Ammesso, naturalmente, che abbiate un talento bestiale».


L'ho letto per lo piu nella metro e ancora mi ricordo gli sguardi della gente che mi vedeva sorridere senza una reale ragione tanto ero preso dal libro. Arturo Bandini ne esce come una persona reale, con le sue paure, indecisioni e passioni e preso nell'impossibile storia d'amore con Camilla Lopez.
Quando ho letto Keruac mi e' sembrato un mondo troppo distante dal nostro, Salinger richiede secondo me una seconda lettura (cosa che faro' quanto prima) ma Fante ha lasciato il segno dalla prima pagina.

«Cosí l'ho intitolato Chiedi alla polvere, perché in quelle strade c'è la polvere dell'Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere.
E c'è una ragazza ingannata dall'idea che felici fossero quelli che si affannavano, e voleva essere dei loro».

John Fante nel Prologo a Chiedi alla polvere



Saturday 6 January 2007

1000 euro al mese...

Giusto nel caso uno si dimentichi perche', fra le altre cose, si trovi a Londra:

http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/scuola_e_universita/
servizi/salari-ricercatori/salari-ricercatori/salari-ricercatori.html

NW10

Ok, abbastanza di riflessioni e aforismi...
Volevo solo dire due parole sul quartiere in cui mi trovo ora: la zona si chiama Willesden Green, ma di verde non se ne vede proprio. C'e', questo e' vero, un piccolo parco dietro casa che ogni anno vince la festa come parco con le migliori aiuole di tutta Londra ma non e' mica Hyde Park!
Se c'e' una cosa che caratterizza la zona e' a mio parere l'assurda concentrazione di chiese presenti qui attorno, di non so quante diverse confessioni (vedi foto...i battisti sono decisamente i piu' creativi, non mi vedo la parrocchia di Noventa che espone un manifesto cosi'). Anche i barbieri non mancano pero'. Nel complesso la zona e' pero' carina, molto interculturale e tutto sommato tranquilla, sufficiente lontana dalle zone degradate come dalle zone patinate nelle quali (a parte il fatto che non potrei comunque permettermele...) i supermercati non si trovano e la gente sembra plastificata. La casa che divido con altri quattro ragazzi e' vecchiotta ma ha un fantastico piccolo giardino ottimo per i party estivi quindi.. perche' lamentarsi? Poi si sa, Londra costa...

Thursday 4 January 2007

Frammenti #2

Altri frammenti, dopo il trasloco in NW10....

Passato per Abbey Road, per puro caso. Questa citta' e' infinita, anche se ormai ci ho fatto chilometri. Noi si deve trovare il modo di scardinarla.

Canterbury 1
I pilastri della terra visti da vicino odorano di silenzio.

Canterbury 2
Canterbury della campagna inglese, il fiume lungo il parco, il teatro dietro alla strada, le ragazze madri e i turisti.

Estate 1
Iniziano le vacanze per i bambini delle scuole. E lo stato d'animo mi sembra cosi lontano.

Estate 2
Passato una sera di fine settembre a Covent Garden. Un ragazzo cantava Hallelujah ai passanti sotto il ricordo di una pioggia leggera.

Frammenti #1

Ora, non e' che in questo anno e passa non abbia scritto proprio nulla quindi mi sembra giusto trascriverne almeno una piccola parte, a beneficio dei posteri. ;) Abitavo a est, oltre i Docklands in quel periodo..

Shocks
Il piacere delle piccole cose legate alla sopravvivenza. I cibi durante i primi giorni cercare cose per la casa sono anestetici contro la tensione esterna e interna.

Ritratto di me a tre mesi a Londra
Giro per Londra con nello zaino una AtoZ e la macchina fotografica, un vocabolario e un libro di fiabe per bambini. Ascolto musica in metro e guardo il paesaggio di capannoni dal bus. Non so ben dire se saprei scrivere di Londra.

Metro1
"The sleep book for tired parents". And a man with a baby face reading it intensely, on the tube. Friday evening.

Inglesi
Gli inglesi che giocano al bingo, che leggono il Sun, che girano per i treni (la complicazione di una cosa semplice...) di sabato sera con la lattina in mano.
Gli inglesi che si mettono in fila che non alzano la voce, che fanno humour nelle occasioni ufficiali.

Piccoli viaggi 1
Viaggio sul 473, fra Stratford e North Woolwich. Dove l'East End sfuma nella periferia dove la gente sugli autubus e' piu' colorata e capita che i bambini si mettano a piangere in braccio alle madri dove i grattacieli sono piccole torri distanti e le strade si allargano.

Piccoli viaggi 2
Tornare a casa, l'N1 pieno in ogni suo posto. Una coppia di amici parla, giusto dietro di me che cerco di dormire contro il vetro che sembra plexiglass. Due greci credo visto che non ho chiuso occhio per un secondo...

Piccoli viaggi 3
Al di sotto delle acque per l'ultima volta, le mattonelle del tunnel color crema si ripetono irregolari. Incontri le perosone piu normali quando non te lo aspetti.

Il blog breve

E' un inizio un po' strano, visto che ormai sono a Londra da piu' di un anno e un blog puo' sembrare una iniziativa un po' tardiva. Ma mi sembra una buona idea per mettere nero su bianco ricordi e esperienze che altrimenti anche io potrei dimenticare e che cosi posso condividere con chi e' lontano. E quale periodo migliore dell'inizio di un anno nuovo per fare e iniziare nuovi progetti? Quindi eccomi finalmente qui, non so bene cosa aspettarmi e che fisionomia prendera' il tutto ma aspettatevi immagini e riflessioni e ahime discussioni sui massimi sistemi (che credete? in fondo sono sempre io...) fra le altre cose. Sperando di non sfociare nel delirante...